
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE 2017/18
CAMMINANDO NELLA VALLE DEL BONU IGHINU

CAMMINANDO NELLA VALLE DEL BONU IGHINU
Un progetto che si basa fondamentalmente sulla valorizzazione dei beni culturali, dei siti archeologici e dell'ambiente.
La cultura di Bonu Ighinu è una cultura prenuragica sviluppatasi in Sardegna durante il IV millennio a.C. (4000-3400 a.C.). Prende il nome da una località situata nel territorio del comune di Mara, in provincia di Sassari, in cui si trova la grotta di Sa Ucca de su Tintirriolu (la bocca del pipistrello), nella quale furono osservate per la prima volta, da Renato Loria e David H. Trump, nel 1971 testimonianze archeologiche riconducibili a questa cultura.
È considerata la prima cultura in Sardegna ad aver utilizzato le cavità naturali come sepolcri, che costituirono poi piccole necropoli. I morti erano sepolti in tombe a fossa ed in piccole grotte artificiali, di forma ovale e con soffitto a volta.
Le popolazioni che svilupparono questa cultura praticavano l'agricoltura e preferivano abitare vicino alle coste. Sono stati fatti vari ritrovamenti, riconducibili a questa cultura, anche in zone dell'interno, quando queste popolazioni occuparono siti che furono abitati da culture precedenti. Si diffuse poi nella pianura di Oristano, non lontano dai giacimenti di ossidiana e dai porti di quelle coste. Le case erano prevalentemente interrate, con armatura di pali e coperture realizzate con erbe palustri.
FOTO

La grotta di Filiestru è una cavità carsica situata in territorio di Mara, nella Sardegna centrale. È ubicata in località Bonu Ighinu, area frequentata dall'uomo fin dal Neolitico antico

Il castello di Bonevhì o Bonu Ighinu (Sardo “Buon Vicino”), abbandonato dalla prima metà del XV secolo (nel 1436 il castello fu espugnato e smantellato dagli aragonesi), è descritto come un rudere nel 1580, quando lo storico G. Fara ne diede notizia citando anche il borgo medievale (Bonvicinus Castrum) che si estendeva ai suoi piedi, nei pressi della chiesa di Punta Santa Caderina

Al centro della valle si trova il santuario di nostra signora di Bonu Ighinu. Il bacino di Bonu Ighinu rivela in notevole densità testimonianze storiche archeologiche di importanza scientifica; a nord est del santuario sul fianco settentrionale, si affacciano le aperture delle grotte del neolitico ( sa ucca e su Tintirriolu e Filiestru) in cui gli scavi hanno permesso di individuare per la prima volta in Sardegna la presenza umana nell’intero corso del neolitico.

Ubicato ai margini di un bosco di lecci centenari, nella zona contigua, o ovest del Nuraghe , si è condotta in passato un indagine , che ha permesso di individuare le strutture del villaggio. E’ stata individuata successivamente una capanna di periodo nuragico, come dimostrano alcuni frammenti ceramici rinvenuti. Esso si differenzia dagli altri nuraghi presenti nel territorio, poiché è stato costruito con una pietra che si diversifica dalle altre.



Si trova al Nord di Mara. La parte meglio conservata è quella a Ovest. La muratura è ciclopica poligonale , ed è costituita da grandi pietre a forma rettangolare. E’ alto circa 10 metri ed ha l’apertura d’ingresso ostruita, infatti è possibile accedervi dall’alto per mezzo di una sorta di scala naturale derivata dal crollo del nuraghe. Per accedere alla camera, integra e dotata di 3 nicchie, bisogna scendere lungo la scala a carponi.

Si trova a qualche centinaio di metri a est dell'abitato di Mara, poco sopra il paese in vicinanza al campo sportivo. La grotta è situata precisamente sotto il ciglio sinistro della strada, poco visibile perchè è al livello del terreno coperto dalla vegetazione.

La grotta è situata nella provincia di Sassari, nella zona di Bonu Ighinu, presso Mara, e dista pochi chilometri dal Santuario di Nostra Signora di Bonu Ighinu. Si apre nel calcare miocenico tipico del Mejlogu. È una delle più belle grotte dell'area di Monte Traessu. Costituita da due ingressi, di recente è stata collegata con la sovrastante Grotta del Pozzaccio. Seconda in lunghezza dopo Su Peltusu che, a sua volta presenta il doppio ingresso, rappresenta una delle più lunghe della provincia.
DESCRIZIONI
Chiesa N.S Bonu Ighinu

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